Spese condominiali e separazione coniugi, il pagamento è a carico del coniuge anche se non più residente

Cosa accade a una coppia ormai separata nel momento in cui è necessario pagare le spese condominiali? A chi spetta il pagamento? Secondo quanto affermato dalla legge, a dover pagare è il coniuge – unico proprietario – anche se non più residente e quindi fuori casa. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 9998/2017. Il caso in questione fa riferimento a una delibera condominiale che aveva predisposto, nel febbraio nel 2000, l’esecuzione di importanti lavori sull’edificio condominiale, luogo di residenza dei coniugi. Per questi lavori il marito aveva corrisposto la somma complessiva di circa 7.300 euro. Nel dicembre dello stesso anno, i due hanno ottenuto la sentenza di separazione giudiziale nella quale il Tribunale ha affidato alla signora i figli minori e la casa familiare, di proprietà esclusiva del marito. Su istanza di quest’ultimo, il Tribunale ha ordinato all’ex moglie il rimborso delle spese sostenute dal marito per l’esecuzione dei lavori condominiali, in ragione del diritto di abitazione esercitato dalla signora sull’immobile. La donna ha presentato ricorso non trovando esito positivo presso il Tribunale di Roma, che lo ha rigettato rilevando che, essendole stato attribuito in sede di separazione personale il diritto di abitazione sulla casa familiare del marito, gravavano su di lei anche le spese di custodia, manutenzione e amministrazione del bene. L’impugnazione è stata rigettata anche dalla Corte di Appello. La signora si è quindi rivolta in Cassazione e ha presentato un ricorso basato anche sul fatto che il giudice di merito non avrebbe considerato che l’obbligo delle spese inerenti le opere di ristrutturazione gravano su colui che era il proprietario al momento della delibera condominiale. La Cassazione le ha dato ragione, sostenendo che la Corte territoriale avrebbe dovuto tener conto dell’anteriorità della delibera condominiale rispetto all’assegnazione della casa coniugale e stabilendo che l’obbligo del pagamento delle spese grava sull’ex marito. Secondo la Corte, il diritto di proprietà dipende dalla data di costituzione del diritto di abitazione.

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